TRATTO DA "SENZA CORNICE"


LA CATTEDRALE NEL DESERTO (1999)

 

Se avessi costruito, da imprenditore esperto,
una grande cattedrale nel cuore del deserto,
avrei stupito il mondo compresi i fannulloni,
che nel loro far niente si inventano opinioni
per criticare quelli che piegano la schiena
e che la botte vuota fan diventare piena...

Se avessi progettato l’enorme costruzione
con guglie in stile antico e un bronzeo portone,
l’avrebbero notata amici e detrattori
dicendo che son uno che sa tirarsi fuori,
che sa portare un segno là dove non c’è il niente,
là dove vola sabbia e sibila il serpente...

Ma io la cattedrale non l’ho mai costruita,
ritengo serva a nulla in oasi senza vita
disperdere le forze per far solo impressione,
per esser solo fumo che dura una canzone,
per essere una nube obbligata a dissiparsi
in gocce sporche e fredde costrette a somigliarsi...

Purtroppo al giorno d’oggi si nota ciò che è immenso
e si trascura il resto scordando che c’è un senso
nei piccoli passaggi, nel lieve sussurrare,
nei titoli di coda di un film riuscito male...
e c’è storia tra le righe e sotto i titoloni
rombanti dei giornali e delle televisioni...

Eppure son le cose friabili e leggere
che mutano il percorso di grosse petroliere,
e lasciano quel segno che non andrà più via,
che cambiano la storia con magica alchimia,
perchè c’è in loro un credo e utilità sincera
per migliorare i giorni, per far che non sia sera...

Son proprio queste cose che non fanno rumore
a smuovere il macigno che gravita su un cuore,
a togliere uno spillo dal fianco sanguinante
e dentro una miniera fan splendere un diamante
che sarà come un faro per chi sale le scale
di quel caldo deserto con una cattedrale...

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